Le crisi epilettiche hanno una durata variabile a seconda del paziente (di solito tra i 1 e i 2 minuti, ma sono ovviamente possibili variazioni individuali). Nella stragrande maggioranza dei casi, il cervello si calma da solo e la crisi si interrompe. È quindi essenziale registrare la durata di una crisi. Solo in casi eccezionali si tratta di un’emergenza.
In linea di principio, le crisi focali e le assenze non richiedono un intervento speciale.
Nel caso delle crisi convulsive, tuttavia, esistono regole di comportamento che devono essere rispettate.
Nei casi seguenti, la crisi diventa un’emergenza medica: chiamare l’ambulanza al 144 e prestare il primo soccorso necessario!
Gli insegnanti, gli assistenti e i supervisori possono prepararsi a una crisi epilettica. È importante sapere che tipo di crisi ha la persona interessata, se soffre o meno di crisi epilettiche, quanto dura una crisi e se è necessario somministrare farmaci di emergenza. Il foglio informativo “Ben preparati” riassume tutte le domande importanti per prepararsi a un attacco di una persona con epilessia.
Con queste domande e consigli, è possibile prepararsi in modo ottimale al prossimo appuntamento.
Molte persone colpite da epilessia si sentono insicure da sole. I sistemi di chiamate d’emergenza da casa e fuori casa possono offrire sollievo.
Se una persona con epilessia ha un attacco in pubblico, ad esempio mentre fa la spesa o torna a casa, i passanti spesso assistono alla scena e sono anche i primi a intervenire. Tuttavia, poiché raramente riconoscono le crisi epilettiche come tali e non sanno come reagire correttamente, spesso chiamano il servizio di ambulanza troppo rapidamente. Questo ha conseguenze finanziarie per le persone colpite: come pazienti, devono sostenere i costi (circa 1.500 franchi e oltre) del viaggio in ambulanza.